Tipologia: Villa unifamiliare
Disposizione: su due livelli
Tecnologia: casa in legno con struttura a telaio
Casa in legno, su due piani, con ampio garage.
Certificata CasaClima, come richiesto dalla normativa del Comune di Udine.
Alessandro e Serena hanno acquistato un terreno nella prima periferia di Udine.
Poco distante dal centro città e con un ampio giardino a disposizione, è il posto ideale dove realizzare la loro casa in legno.
Sognano una casa spaziosa, luminosa e funzionale e non intendono rinunciare ad un ampio garage.
Con l'Ing. Maranzana l'hanno progettata fin nei minimi particolari, è ora di iniziare i lavori.
La fase di scavo, quella che apre il cantiere è avanzata veloce.
Abbiamo realizzato lo scavo, disposto la ghiaia, fatto il magrone e posati gli igloo per creare il vuoto sanitario.
Nella foto vediamo che sono stati realizzati i pozzetti per la ventilazione del vuoto sanitario. Questi permettono un costante ricambio dell'aria che protegge sia dal gas radon sia preserva la casa dall'umidità di risalita.
L'importanza di un progetto accurato si vede già in questa fase.
Sapere dove andranno i bagni e quindi dove scenderanno le colonne di scarico, è fondamentale per creare le prime opere di urbanizzazione.
Ultima cosa da fare prima di affogare il tutto nel cemento e realizzare la platea dove poggerà la struttura in legno della casa è la disposizione della messa a terra.
Il cavo in rame che si vede in foto, infatti, è quello che scarica nel terreno eventuali correnti elettriche e che evita di prendere la scossa in caso di guasti dell'impianto elettrico.
Il Comune di Udine richiede che tutte le nuove costruzioni siano certificate CasaClima.
Per ottenere tale certificazione, un edificio deve rispettare precisi standard e, durante la sua costruzione, devono essere adottati particolari accorgimenti.
Il primo accorgimento sta proprio alla base della casa.
In questo caso, infatti, sotto alle radici della casa viene disposto una particolare guaina della Rothoblaas progettata per la tenuta all'aria.
La guaina ha una particolare guarnizione espandente che blocca eventuali fessurazioni dovute a piccole difformità della platea.
Il nostro Ing. Roberto è sempre presente in cantiere per supervisionare al montaggio della struttura.
Questa, infatti, è la fase più delicata. Piccoli errori in partenza possono compromettere l'intera struttura.
Le travi, infatti, vengono portate in cantiere già pretagliate come da progetto.
Anche un piccolo errore può compromettere il perfetto incastro di tutti gli elementi.
La casa prende forma.
Quella che si vede in foto è la struttura portante della casa, realizzata in travi lamellari certificate.
Per la realizzazione delle pareti verranno disposte tutta una serie di travetti, di dimensioni minori, che contribuiranno all'irrigidimento della struttura e alla posa della pannellatura.
In una casa con struttura a telaio, le pareti posso quasi considerarsi un "doppio sandwich".
L'anima portante è realizzata dalle travi lamellari e dal pannello in legno che va a chiusura della parete.
Il pannello verrà poi rivestito sia internamente che esternamente di materiale isolante, in modo da creare la massima coibentazione possibile per l'abitazione. Internamente verrà chiuso con un pannello in cartongesso, esternamente con l'intonaco.
Prima fase: le travi portanti vengono tamponate con dei pannelli in multistrato con incollaggio fenolico, quindi resistente ad acqua e umidità.
I pannelli servono a irrigidire la struttura e, contemporaneamente, a creare la base su cui posare l'isolante.
La lana di roccia viene utilizzata internamente per realizzare il primo strato isolante.
E' un materiale molto utilizzato in edilizia in quanto riesce ad unire un buon isolamento termico a un ottimo isolamento acustico.
Ha, inoltre, la funzione di creare la cosiddetta "massa", necessaria per poter beneficiare dello sfasamento termico (tempo che la temperatura esterna impiega per avere effetti su quella interna).
Le pareti vengono sigillate con una barriera vapore, che mantiene asciutta la lana di roccia, evitando che possa bagnarsi con l'umidità/condensa proveniente dalla casa.
Il nastro giallo e la catramina servono a sigillare perfettamente le pareti.
Nelle case certificate CasaClima vengono fatti dei test (li vedremo più avanti) che servono a verificare la tenuta all'aria della casa.
Tutto dev'essere perfettamente sigillato per poter ottenere la certificazione.
La posa degli impianti è una delle fasi più lunghe e laboriose.
Metri e metri di tubi vengono srotolati a pavimento e sui muri per portare energia e acqua in tutti i punti prestabiliti.
La progettazione degli impianti, sia elettrici che idraulici, è un lavoro di precisione. Tutto dev'essere previsto in fase di progettazione (non solo la posizione dei bagni e della cucina, ma anche il posizionamento della lavatrice, dei condizionatori, di eventuali sistemi anti-intrusione..) in modo da massimizzare la resa, minimizzando la spesa derivante da eventuali "fuori-programma".
Fra le cose da decidere in fase di progettazione c'è anche la tipologia di sanitari.
I sanitari sospesi, necessitano, infatti, di tutta una struttura metallica che va inserita all'interno del muro e che sosterrà il sanitario stesso.
Anche il posizionamento di tale struttura non è lasciato al caso, la sua altezza, infatti, deve già tenere conto dell'altezza che avrà il pavimento del bagno una volta finito.
Ecco a voi il collettore.
Qui arrivano due tubi più grossi (in basso a destra) che portano rispettivamente l'acqua fredda e quella calda che vengono poi smistate, attraverso i tubi più sottili ai vari lavandini, docce, lavatrici...
Il collettore, anche a casa ultimata, dev'essere sempre accessibile in modo da poter intervenire qualora ci fossero cali di pressione o altri problemi con le tubature.
Anche i cavi elettrici avranno la loro scatola di derivazione.
I cavi elettrici, tendono a correre a pavimento per poi risalire a parete solamente dove necessario, quindi in presenza di prese elettriche, interruttori, punti luce, sistemi di allarme...
Prima di procedere con la posa dell'Isocal, che andrà ad affogare gli impianti, è sempre bene fare una verifica dell'impianto idraulico.
Viene, infatti, controllata la pressione dei tubi in modo da essere certi che non ci siano falle e che tutto sia stato realizzato a regola d'arte.
Una volta che elettricista e idraulico hanno terminato la posa degli impianti, si procede con la realizzazione dello strato di Isocal e con la posa del riscaldamento a pavimento.
Quando si parla di Isocal, si intende un massetto alleggerito, formato in parte da polistirolo, che va ad annegare gli impianti creando una base piana e uniforme per la posa del riscaldamento a pavimento.
In questa fase l'Isocal è più indicato di un massetto tradizionale (che verrà realizzato in seguito), in quanto più leggero e con proprietà isolanti.
Franco collega il collettore e si prepara alla posa del tubo in polietilene che creerà la serpentina del riscaldamento a pavimento.
Il tubo va disposto in modo tale da coprire l'intera superficie della stanza, garantendo così una trasmissione uniforme del calore.
Una volta finito di posare il riscaldamento a pavimento si può passare alla realizzazione del massetto finale, quello in sabbia e cemento, che andrà a creare la base per la posa dei pavimenti.
La realizzazione del massetto è la fase preparatoria alla posa dei pavimenti.
Una colata di sabbia e cemento andrà ad affogare il riscaldamento a pavimento definendo una superficie liscia, uniforme ma, sopratutto, a livello sui cui si andranno ad incollare i pavimenti siano essi piastrelle, parquet o prefiniti... la scelta è del cliente.
L'impasto di acqua, sabbia e cemento che andrà a formare il massetto viene preparato da Thomas.
Il massetto è importante che sia liscio, privo di fessure, compatto e dimensionalmente stabile.
Il livellamento del massetto è un passaggio fondamentale in quanto imprecisioni in questa fase si tramuteranno in problemi veri e propri quando si va a posare il pavimento.
Alessandro e Serena hanno scelto, per il piano terra, un pavimento in gres porcellanato: resistente e facile da pulire.
Il nostro piastrellista, ha posato le piastrelle trasversalmente nella stanza per creare movimento e dare un tocco moderno all'ambiente.
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